Una ricostruzione è documentata già dalla fine del settecento. L'edificio si articola in vari blocchi, con giardino. Di notevole interesse appare la cappella di Santa Maria Maddalena, progettata dall'ingegner Bombicci. All'interno vi sono tre cornici dorate: la prima, posta dietro l'altare maggiore, contiene un affresco di Gian Battista Tempesti, ma le altre due non contengono nessuna opera, poiché l'artista si era rifiutato di dipingere dentro tali cornici. Una lapide ricorda la venuta nella villa del Granduca Leopoldo II nel 1857.