Di seguito alcuni grafici che illustrano alcuni degli aspetti descritti dal censimento nominativo del 1841. I dati completi sono consultabili qui. Passando con il mouse sopra i grafici saranno mostrati dei dati aggiuntivi.
Quelli in azzurro sono i grafici e i commenti relativi al 1841, quelli in verde sono relativi al presente.
Popolazione nel 1841: 8267 abitanti (101,56 abitanti/km2)
Oltre il 50% della popolazione ha meno di 30 anni
meno di 60 persone hanno più di 80 anni
Popolazione nel 2013: 12536 abitanti (154 abitanti/km2)
La popolazione oltre gli 80 anni è cresciuta da un 1% fino quasi al 7%
"fette" omogenee fino agli 80 anni: si contano pochi decessi tra i non anziani
Si noti che le donne, una volta sposate, vengono registrate solamente col cognome del marito
Poche differenze anche tra i cognomi più frequenti. Di fatto non ci sono veri e propri cognomi "dominanti"
Quelli della Sacra Famiglia sono i nomi più frequenti. Evidente il legame con la religione
La "classifica" è molto più stretta. Non ci sono veri e propri nomi di riferimento (tra il 1° e il 10° solo 1% di differenza)
Quasi spariti i nomi riferiti a personaggi legati alla religione
Si tenga presente che spesso la professione delle donne non era indicata, se non da un generico "attende a casa" (occupazione in seconda posizione)
Le professioni che compaiono come le più comuni sono tutte legate al lavoro dei campi
Circa il 60% della popolazione è nubile o celibe.
Il gran numero di celibi o nubili è dovuto al mix tra elevata natalità (25% della popolazione ha meno di 10 anni), e mortalità infantile
Circa il 2% della popolazione è composta da divorziati
Più della metà della popolazione è sposata.
Quasi il 90% della popolazione è analfabeta
Del 11% di persone che leggono e scrivono, il 9% sono uomini
Circa un 2% dichiara di saper solamente leggere
Le professioni più comuni hanno una quota marginale di alfabetizzati
La percentuale più significativa è tra gli agricoltori possidenti, ovvero tra quelli che dovevano anche amministrare il loro patrimonio
Quella tra 25 e 29 anni è la prima classe in cui gli sposati sono maggioranza
Dai 40 anni la quota di nubili è sostanzialmente costante
I vedovi sono il 10% della popolazione tra i 50 e i 54 anni
Gli sposati diventano maggioranza dopo i 35 anni
La percentuali di non sposati continua a decrescere (matrimoni anche in tarda età)
I vedovi arrivano al 10% della popolazione tra i 65 e i 70 anni
Tra i 10 e i 19 anni oltre un quarto dei maschi lavorava
Tra i 20 e i 30 la percentuale sale ai tre quarti. Meno del 50% tra le donne
Tra i 50 e i 59 l'occupazione maschile è quasi al 100%. Quella femminile supera di poco la metà
Dopo i 60 la quota di occupati inizia a diminuire, probabilmente a causa di malattie e infermità
La diminuzione dell'area dei cerchi segue la diminuizione della popolazione al crescere dell'eta